Giornalista Antifascista.

martedì 14 ottobre 2008

Fede, Speranza e Carità


Fede:
sto volando Alitalia da Roma con la consueta oretta di ritardo (aprirò un capitolo su AZ in un prossimo post, è una promessa). Ho appena finito di leggere vari interventi di illustri commentatori sulla crisi finanziara e sulla “ripresa delle borse europee” ed ancora mi risuonano le parole del Presidente Emerito Ciampi che, concludendo la pacata intervista con Lucia Annunziata domenica scorsa, auspicava che una ricerca dei "colpevoli" fosse posta in atto. Ho ricevuto molti email sul post precedente, da amici e lettori che hanno preferito la lettera personale al commento sul Blog. Tra questi alcuni sottolineavano la necessità di non "colpevolizzare" il sistema.
Sono d'accordo.
Innanzitutto perchè - nel sistema - ci sono banche che si sono comportate meglio di altre. Poi perchè i miei interrogativi avevano come oggetto le persone e non le entità.
Io non credo che "il sistema" abbia permesso a traders disonesti di nascondere le loro malefatte o a bancari disattenti di concedere credito a chi, palesemente, non era in grado di comprarsi un monopattino figurarsi di rimborsare il terzo mutuo.
Io credo che il Signor X abbia deciso di ignorare i richiami dell'ufficio rischi e abbia comunque concesso il mutuo. Oppure - peggio ancora - che il Signor Y della RAU (che bell'acronimo: Risks Analysis Unit) abbia ricevuto il dossier dai commerciali e abbia detto "tutto ok!", senza fare il suo mestiere.
Digressione: OK, in realtà si legge "zero key" che sta per “nessun mortammazzato” (zero killed); chissà se potremo usarlo ancora a lungo parlando della crisi. Pare che stiano installando reti antisuicidio sotto il Golden Gate...

Speranza:
ecco, io vorrei che il Sig. X o il Sig. Y, ed i loro responsabili gerarchici, fossero studiati. Studiati come esempio di "homo fessus", di rincoglionito (c'è nel dizionario e la mia amica che sta a Firenze mi dice che non è parolaccia) che ha pensato più al suo bonus trimestrale che al bene del "sistema". Mi piacerebbe che ci fosse una pagina internet con i loro nomi e cognomi. Come il nero monumento ai caduti nel Vietnam. Ad imperituro ricordo. E vorrei che questo elenco, chiamiamola la "schindler list del 2008" - la lista di quelli che hanno perso l'ascensore nella crisi del 2008 - diventasse materia d'esame dei corsi d'economia a livello planetario. Perchè ogni futuro borsaiolo (se quelli che vanno al Billionaire sono festaioli quelli che vanno a Piazza Affari come si chiamano?) abbia inciso nei ricordi il nome di quel fessacchiotto di funzionario mutui della Banca di Credito di Castelvecchio di Rocca Barbena (DC) che concesse il famigerato “terzo mutuo”, così come a me hanno tatuato nella mente che l'articolo 90 cp è quello degli "stati emotivi e passionali".

Carità:
non vi sembri questo mio accanimento un atto crudele. L'intervento dei governi ha, di fatto, evitato il fallimento di 'sti campioni del Monopoli, rendendo inapplicabili le norme che avrebbero potuto qualificare come penalmente rilevanti gli atti commessi dal management degli istituti finanziari in violazione delle regole. E’ una specie di “pre-amnistia”, comparabile al “colpo di spugna” concesso ai managers d’Alitalia dall’articolo 3 del DL 134 (28 /08/08), che, in relazione ai comportamenti, atti e provvedimenti posti in essere dal 18/07/07 fino alla data di entrata in vigore del decreto, ed al fine di garantire la continuità aziendale in considerazione del preminente interesse pubblico alla necessità di assicurare il servizio pubblico, stabilisce che :
la responsabilità per i relativi fatti commessi dagli amministratori, dai componenti del collegio sindacale, dal dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, e' posta a carico esclusivamente delle predette società. Negli stessi limiti e' esclusa la responsabilità amministrativa-contabile dei citati soggetti, dei pubblici dipendenti e dei soggetti comunque titolari di incarichi pubblici.”
Le polemiche sull’emendamento al decreto per estendere l’impunibilità agli altri managers di società pubbliche o parapubbliche le conosciamo.
E’ la teoria del materasso o - in tema di linee aeree - del paracadute: se fai una stupidaggine potresti cadere e farti male. Se ti diamo ex post un paracadute ad effetto retroattivo, sia esso sotto forma d’espressa discolpa o sotto forma di salvataggio in extremis perchè l’atto posto in essere non possa essere rilevante penalmente, siamo tutti contenti...
Beh, io no. Charles Dickens scriveva che “la carità comincia a casa propria, e la giustizia dalla porta accanto”. Io voglio anche accettare un atto di “carità” verso il povero manager d’Alitalia che, per far volare comunque gli aerei - visti i bislacchi giochi politici sulla sua testa - scelga di non pagare il kerosene all’Agip (che tanto ha lo stesso azionista di riferimento) e paghi la manutenzione. Ma il manager bancario sta alla porta accanto (e chi ha cercato di accendere un mutuo nei mesi scorsi se n’è accorto da solo).

Per lui gradirei l’applicazione della Giustizia.

Non della Vendetta, della Giustizia.

E’ realmente chiedere troppo?

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