A volte mi mordo la lingua, virtualmente parlando. Provo un forte desiderio di gridare - sempre virtualmente - e di battere i pugni su qualche virtualissimo tavolo.
Succede oggi, ad esempio, nel leggere alcune affermazioni, sempre in tema di referendum e legge elettorale.
Scorrendo la stampa di settore apprendo infatti che gli Italiani all'estero dovrebbero guardare alla riforma come un grande successo, perché viene confermata la circoscrizione estero "più volte minacciata". E che non dovrebbero preoccuparsi per il fatto che non contribuiranno all'assegnazione del premio di maggioranza, "perché tanto è già così."
M'imbavaglio e ricaccio in gola quel paio di parolacce che ho appreso nel tempo... Ma non posso fare a meno di provare una sensazione sgradevole, come quando la supplente di matematica scivola con le unghie ben curate sulla lavagna nello scrivere un'equazione irrisolvibile.
Per piacere, aiutatemi a capire. Dovrei essere contento perché invece di migliorare una situazione che abbiamo più volte denunciato come problematica dimezziamo il voto ma non tocchiamo le cause dei problemi? Dovrei essere felice perché un diritto che mi era negato prima continua ad essermi negato, nonostante ci fosse l'occasione per correggere il difetto?
Scusatemi, ma non riesco ad interpretare un'occasione mancata come un grande successo e, sarà il mio esser "di Sinistra", ma un diritto negato resta tale, anche se già era negato prima...
Scusate, non mi lego a questa schiera, morrò pecora nera...
e voto NO!
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