Nove e quaranta. Avrebbe dovuto essere l'ora dell'imbarco per Mosca.
Stamane avremmo commemorato la vittoria sul nazifascismo ad Auschwitz, con le ragazze ed i ragazzi del Treno dei 1000 e stanotte, poco prima della mezzanotte, sarei atterrato a Mosca, per partecipare domani alle celebrazioni per la fine della Grande Guerra Patriottica.
E invece oggi siamo stati a portare un fiore ad Etrusco Benci e domani si continua.
Nessun virus batterà la Memoria!
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