Ebbene sì...
Ho sempre creduto che la politica, anche quella con la p minuscola, sia fatta innanzitutto di Persone - quelle sì con la P maiuscola - e che “fare politica” sia un gioco di squadra, in cui ognuno si impegna - secondo le sue capacità - per un obiettivo comune, per dare a ognuno secondo i suoi bisogni.
Ho sempre creduto che la politica, anche quella con la p minuscola, sia fatta innanzitutto di Persone - quelle sì con la P maiuscola - e che “fare politica” sia un gioco di squadra, in cui ognuno si impegna - secondo le sue capacità - per un obiettivo comune, per dare a ognuno secondo i suoi bisogni.
Fare politica è impegno, fatica, delusioni e vittorie, ma è per me anche e soprattutto amicizia, avventura umana, calore ed empatia.Le sfide che si presentano su questo cammino sono molte e difficili, perché i bisogni mutano e le capacità devono provare ad essere all’altezza. La principale - ambiziosa forse, ma essenziale - che risponde a buona parte di questo impegno, è quella di ricostruire la Sinistra a tutti i livelli, partendo dal basso e tornando a parlare ai tanti/e e non ai pochi.
A chi si sente orfano di rappresentanza, a chi crede che parole antiche come “lavoro dignitoso”, “diritti civili”, “giustizia sociale”. A chi pensa che la lotta alle diseguaglianze, l’Antifascismo, la partecipazione, la Pace non siano solo articoli della Costituzione ma impegno quotidiano.
La mia storia personale è costellata di privilegi. Essere cresciuto in una famiglia profondamente antifascista, dalle radici profonde, tanto profonde da perdersi ai quattro lati dell’Italia. Aver approfittato di quanto la Scuola dell’obbligo e l’Università pubblica mi hanno offerto, insegnandomi ad imparare in modo laico e critico. Aver guardato alle generazioni prima della mia, alle loro lotte ed ai loro errori, provando ad essere vicino a quelle che ci seguono, che si scontrano con un’insicurezza ricorrente, una precarietà inasprita dalla paura del domani.
Per questo - anche per questo - ho accettato condurre la lista europea di Liberi e Uguali alle elezioni per la Camera dei Deputati, per provare a sdebitarmi in qualche modo.
Ringrazio sinceramente per la fiducia chi ha proposto e sostenuto il mio nome per la candidatura e se la prima risposta è certo “ego non sum dignus”, quella giusta mi pare essere: “Dai, proviamoci! Continuiamo a lavorare assieme, anche per questa nuova sfida”.
Per poter continuare a guardarci negli occhi senza doverli abbassare, per una società in cui l’uguaglianza sia il dovuto presupposto alla libertà di tutti, senza distinzione di sesso, di colore della pelle, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…
Vi va di provarci assieme? Assieme a chi ha condiviso l’impegno antifascista e per la difesa del testo costituzionale, assieme a chi ha fatto con me un pezzettino di strada e pensa che ce ne sia ancora tanta da fare, assieme a chi pensa che “un Italiano all’estero” sia innanzitutto un Italiano, con gli stessi doveri e gli stessi diritti di un Italiano in patria. Assieme a chi pensa che cittadinanza e diritti non dipendano né dal luogo di nascita né da quello di residenza, ma siano elementi imprescindibili della vita di una donna, di un uomo - siano essi bambini o anziani, lavoratori o disoccupati. Assieme a chi pensa che la “Libertà di circolazione” sia un diritto che vada garantito con tutti quegli strumenti di legge e di fatto che toccano il nostro oggi (a partire dal ricongiungimento dei contributi e norme giuste sulle pensioni) ma che - essendo una Libertà - non possa essere “un obbligo”: Sì ad una mobilità transnazionale, NO all’emigrazione forzata. Assieme a chi pensa che non ci sia una “questione di gender” ma una “questione democratica”, perché ogni discriminazione è una violazione di un diritto e come tale va combattuta.
E visto che ora si fa sul serio e che abbiamo davanti ancora una settimana di giorni intensi… Adelante!
Ogni vostra idea, ogni vostro contributo, ogni vostro sostegno è fondamentale.
Trovate più informazioni sul sito www.fgiuffrida.eu …
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