Giornalista Antifascista.

venerdì 15 gennaio 2016

Perchè no?


Qualcuno potrebbe domandarsi perché, all'atteso Referendum sulla riforma costituzionale - che non è una concessione del governo ma un obbligo previsto dall'attuale Costituzione - voterò NO.

Molte sono le ragioni, tra queste, come spesso succede, c'è una componente "personale": è una questione di donne e uomini. Quello che segue è un elenco; noioso come tutti le liste, certamente di parte nella scelta di nomi. Potrebbero essercene altri, dovrebbero probabilmente... ma è solo un elenco.

I dati sono estratti da una nota enciclopedia online e non verificati, ma non dovrebbero essere poi così lontani dalla verità.

Se avete qualche minuto di tempo, provate a scorrere queste succinte biografie, l'una accanto all'altra in modo del tutto casuale.

Non erano "santi" quelli della colonna di sinistra, non sono certo "diavoli" quelli nella colonna di destra. Ma i primi hanno scritto la Costituzione, i secondi stanno cercando di cambiarla.

Così, a pelle, al netto di molte altre riflessioni e ragioni, tendo a fidarmi più dei primi che dei secondi. Perché un uomo (e ovviamente una donna!) è anche il risultato di quello che ha fatto ed i CV non mentono ...

Piero Calamandrei (Firenze, 21 aprile 1889Firenze, 27 settembre 1956) : politico, avvocato e accademico. Professore di procedura civile, Si dimise da professore universitario per non sottoscrivere una lettera di sottomissione al duce che gli venne chiesta dal rettore del tempo; colpito da mandato di cattura da parte delle autorità della Repubblica Sociale Italiana. Suo figlio Franco fu un partigiano attivo durante questo periodo, nel Partito Comunista Italiano. Membro della Consulta Nazionale e dell'Assemblea Costituente.
E’ autore di: Lo avrai camerata Kesselring il monumento che pretendi da noi italiani ma con che pietra si costruirà a deciderlo tocca a noi…
Matteo Renzi (Firenze, 11 gennaio 1975): politico. Laurea nel 1999 in Giurisprudenza con una tesi in Storia del Diritto. Ha lavorato con varie responsabilità per la CHIL Srl, società di servizi di marketing di proprietà della sua famiglia (il cui nome è ispirato dall'omonimo personaggio del Libro della giungla), in particolare coordinando il servizio di vendita del quotidiano La Nazione sul territorio fiorentino con la diretta gestione degli strilloni. Inoltre consegnava volantini e distribuiva elenchi del telefono. Nel 1994 partecipa come concorrente per cinque puntate consecutive al programma televisivo La ruota della fortuna, vincendo 48 milioni di lire. Nella prima metà degli anni novanta arbitrò alcune partite calcistiche di Seconda Categoria: fino al 1995 fu infatti iscritto alla sezione arbitrale di Firenze, ma la sua carriera da fischietto non decollò a causa di alcuni limiti atletici.
Benedetto Croce (Pescasseroli, 25 febbraio 1866Napoli, 20 novembre 1952) : filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore. A diciassette anni perse i genitori e la sorella Maria nel terremoto di Casamicciola. Iscritto alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Napoli frequentò le lezioni di filosofia morale di Labriola. Non terminò mai i suoi studi universitari. A seguito del rifiuto delle leggi razziali fu quindi espulso da quasi tutte le accademie di cui era membro, comprese l'Accademia Nazionale dei Lincei e la Società Napoletana di Storia Patria. Eletto all'Assemblea Costituente, non accettò la proposta di essere candidato a Capo provvisorio dello Stato, così come in seguito rifiutò la proposta, avanzata da Luigi Einaudi, di nomina a senatore a vita
Maria Elena Boschi (Montevarchi, 24 gennaio 1981): politica e avvocato. Laureata all’Università di Firenze in giurisprudenza, è stata cultore della materia presso la cattedra di diritto commerciale
Lelio Basso (Varazze, 25 dicembre 1903Roma, 16 dicembre 1978) : avvocato e politico. Nel 1925 si laureò in legge con una tesi sul concetto di libertà nel pensiero marxista. Nell'aprile 1928 fu arrestato a Milano ed internato sull'isola di Ponza. Membro attivo della Resistenza, ed insieme a Sandro Pertini e Rodolfo Morandi fondò Alta Italia, il corpo esecutivo segreto dello PSIUP, che egli aveva la responsabilità di dirigere. Fece parte della Commissione, formata da 75 membri, che dovevano scrivere il testo della Costituzione e contribuì in particolar modo alla formulazione degli articoli 3 e 49. Dal 1946 al 1968 fu costantemente eletto alla Camera dei deputati. Fu eletto quindi senatore nel 1972 e nel 1976.
Angelino Alfano (Agrigento, 31 ottobre 1970): politico. Laureato in giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove è stato ospite del collegio "Cardinal Ferrari", dottore di ricerca in diritto dell'impresa, avvocato. Dal 2005 è nominato coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia. Succede a Gianfranco Miccichè, guidando la corrente maggioritaria di Forza Italia alleata con l'allora Presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro
Tristano Codignola (Assisi, 23 ottobre 1913Bologna, 12 dicembre 1981) : giornalista e politico. È stato deputato all'Assemblea Costituente e deputato alla Camera nella III e IV legislatura e senatore nella V legislatura. Condannato al confino politico nel 1942, fu esponente del movimento liberalsocialista e tra i fondatori del Partito d'Azione, di cui fu il rappresentante durante la guerra civile partecipando attivamente alla Resistenza fiorentina. Nel 1981 viene espulso dal partito per aver sottoscritto un manifesto fortemente critico nei confronti di Bettino Craxi
Denis Verdini (Fivizzano, 8 maggio 1951): politico e banchiere. Titolare di macellerie, si laurea in scienze politiche e si specializza come dottore commercialista. Assistente docente di Storia delle dottrine economiche all'università Luiss di Roma. Titolare del 15% delle azioni della società editrice del quotidiano Il Foglio. Nel febbraio 2010 è indagato dalla Procura di Firenze per il reato di concorso in corruzione ; nel maggio 2010 è indagato dalla Procura di Roma per il presunto comitato d'affari; il 5 novembre 2014 è rinviato a giudizio per corruzione; indagato per truffa ai danni dello Stato; rinviato a giudizio dal gup di Firenze per bancarotta fraudolenta; rinviato a giudizio con l'accusa di finanziamento illecito e truffa aggravata; rinviato a giudizio dal gup Cinzia Parasporo per concorso in corruzione. Indagato dalla procura di Firenze insieme al forzista Massimo Parisi con l'accusa di bancarotta fraudolenta.
Alcide De Gasperi, (Pieve Tesino, 3 aprile 1881Borgo Valsugana, 19 agosto 1954) : politico. Laurea in Filologia presso l'Università di Vienna Nelle elezioni del Parlamento austriaco del 13 e 20 giugno 1911 è eletto tra le file dei Popolari. Si oppose all'avvento del fascismo finché, isolato dal regime, fu arrestato alla stazione di Firenze l'11 marzo 1927, insieme alla moglie: condannato a 4 anni. Dopo la scarcerazione è continuamente sorvegliato dalla polizia e in grandi difficoltà economiche. Impiegato al catalogo degli stampati presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Entrò a far parte in rappresentanza della DC nel Comitato di Liberazione Nazionale.
Stefania Giannini (Lucca, 18 novembre 1960): linguista, glottologa e politica. Docente associata di Glottologia e Linguistica, rettrice dell'Università per Stranieri di Perugia
Giuseppe Di Vittorio (Cerignola, 11 agosto 1892Lecco, 3 novembre 1957) : politico, sindacalista e antifascista. Figlio di braccianti fu costretto a fare il bracciante, a causa della morte del padre per un incidente sul lavoro. Con l'avvento del Fascismo in Italia e disciolti tutti i partiti e i sindacati, viene condannato dal tribunale speciale fascista a 12 anni di carcere. Partecipò alla guerra civile spagnola, con il nome di Mario Nicoletti ,inquadrato come commissario politico nella XI e poi nella XII Brigata Internazionale e venne ferito a Guadalajara. Nel 1941 fu arrestato dalla polizia del regime e mandato al confino a Ventotene. Nel 1943 fu liberato dal governo Badoglio e, negli ultimi due anni della seconda guerra mondiale, prese parte alla Resistenza tra le file delle Brigate Garibaldi. Nel 1945 fu eletto segretario della CGIL, l'anno seguente, nel 1946, fu eletto deputato all'Assemblea Costituente con il PCI.
Beatrice Lorenzin (Roma, 14 ottobre 1971): politica. Diploma di maturità classica. Ha espresso la sua contrarietà alla legalizzazione delle droghe leggere che, a suo avviso, porterebbe danni estremi per la salute dei cittadini. È contraria all'estensione del diritto al matrimonio in favore delle coppie dello stesso sesso ed alla possibilità di adottare dei figli o avere accesso alle pratiche di fecondazione assistita
 
Emilio Lussu (Armungia, 4 dicembre 1890Roma, 5 marzo 1975) : scrittore, militare e politico, eletto più volte al Parlamento e due volte ministro; fondatore del Partito Sardo d'Azione e del movimento Giustizia e Libertà. Nel 1915 Lussu si laureò in giurisprudenza.  Prese parte alla Grande Guerra come ufficiale di complemento: valoroso combattente, venne decorato quattro volte al valor militare e fu promosso fino al grado di capitano, da questa esperienza nasce il libro Un anno sull'Altipiano. Volontario nella Guerra civile spagnola. Antifascista, fu aggredito, ferito e poi confinato a Lipari x 5 anni; evase insieme a Carlo Rosselli e Francesco Fausto Nitti e fu profugo all'estero per circa quattordici anni ritornando a combattere nella Resistenza.
Federica Guidi (Modena, 19 maggio 1969): imprenditrice e politica. Figlia di Guidalberto Guidi, già vicepresidente di Confindustria e membro di numerosi consigli di amministrazione di importanti industrie italiane, tra cui FIAT e Ferrari, laureata in giurisprudenza, lavorando successivamente per due anni come analista finanziaria.
Teresa Mattei (Genova 1921 morta nel 2013): partigiana e politica. Si oppose, fin dalla giovane età, al fascismo, arrestata fu rilasciata; in seguito si attivò per la distribuzione clandestina di volantini “casalinghi” che inneggiavano alla libertà e venne radiata da tutte le scuole italiane Calamandrei e La Pira provvedono alla sua istruzione facendola arrivare alla maturità da privatista. Ancora giovanissima, si impegnò in operazioni difficili e complesse come quella di far saltare dei vagoni di dinamite nascosti in un tunnel, operazione durante la quale, però, perse il suo compagno. Saranno la bicicletta e la sua intelligenza a salvarla poiché, inseguita dai tedeschi, fece irruzione in un aula universitaria convincendo il professore, di cui era tesista, a fingere che fosse in corso una seduta di laurea. Si recò poi a Firenze e Roma per consegnare le matrici di stampa alla redazione dell’Unità e qui conobbe la terribile esperienza dello stupro di gruppo ad opera di cinque poliziotti tedeschi ma non permise che i preziosi materiali che portava con sé le fossero presi. Dopo tale episodio fuggì, si nascose in un monastero e raggiunse Roma. Partigiana, fu nominata Comandante di Compagnia nel Fronte della Gioventù a soli 25 anni venne eletta nell’Assemblea Costituente e divenne segretaria della sua presidenza. Fu l’artefice della mimosa come simbolo per la Festa della donna.
Marianna Madia, all'anagrafe Maria Anna Madìa (Roma, 5 settembre 1980): politica. È figlia del giornalista, attore e politico Stefano Madia (1954-2004) e pronipote di Titta Madia (1894-1976), avvocato e deputato tra il 1924 ed il 1939 per il Partito Nazionale Fascista, e tra il 1953 e il 1958 per il Movimento Sociale Italiano. Ha frequentato il Liceo francese di Roma ottenendo la maturità francese con mention bien. Dopo il conseguimento della laurea con lode in scienze politiche, si è specializzata all'Istituto di Studi Avanzati di Lucca, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in economia del lavoro. Ha dichiarato: L’aborto è il fallimento della politica, un fallimento etico, economico, sociale e culturale”. Sono per la libera scelta della donna, ma sono certa che se si offrisse loro il giusto sostegno, le donne sceglierebbero tutte per la vita”. Ogni vita umana che non nasce è un fallimento, per questo la politica deve fare in modo che la scelta per la vita sia sempre possibile. Io sono cattolica praticante, e credo che la vita la dà e la toglie Dio, noi non abbiamo diritto di farlo.”
 
 
Ferruccio Parri (Pinerolo, 19 gennaio 1890Roma, 8 dicembre 1981) : politico e antifascista. Con il nome di battaglia Maurizio fu un capo partigiano durante la guerra di liberazione dal regime fascista in Italia, decorato dagli USA con la Bronze Star Medal. Fu il primo presidente del Consiglio a capo di un governo di unità nazionale istituito alla fine della seconda guerra mondiale. Laureato in Lettere, insegnò al Liceo Parini di Milano e fu redattore del Corriere della Sera. Prese parte alla prima guerra mondiale in qualità di ufficiale di complemento, nella quale fu ripetutamente ferito, meritando tre medaglie d'argento al valor militare, varie onorificenze italiane e francesi, la promozione a maggiore per meriti di guerra. Partecipò come ufficiale di Stato Maggiore alla preparazione dei piani di battaglia per la vittoriosa offensiva di Vittorio Veneto. Organizzò insieme con Carlo Rosselli, Sandro Pertini e Adriano Olivetti la celebre fuga di Filippo Turati e dello stesso Pertini in Francia da Savona. Condannato prima a 10 mesi di carcere e poi a 5 anni di confino per attività antifascista, venne relegato ad Ustica, Lipari e Vallo della Lucania. Rilasciato nel 1931 fu assunto come impiegato dalla Edison di Milano. Leader del Partito d'Azione nei territori occupati e in seguito lo rappresentò nel Comitato di Liberazione Nazionale dell'Alta Italia. Con la costituzione il 9 giugno 1944 del Comando generale dei Volontari per la Libertà, una sorta di guida militare dei partigiani, Parri fu nominato vice-comandante, insieme al futuro leader comunista, Luigi Longo e al generale Raffaele Cadorna. Il 2 gennaio 1945 fu fatto prigioniero dalle SS, condotto a San Vittore duramente percosso. Venne riconosciuto da un agente di polizia italiano all'Hotel Regina, sede del comando milanese delle SS e tradotto successivamente nel carcere di Verona, dove aveva sede il Tribunale Speciale della Repubblica Sociale Italiana.
Davide Faraone (Palermo, 19 luglio 1975): politico. Perito chimico, nell'aprile 2008 è eletto deputato all'Assemblea Regionale Siciliana. Nel gennaio 2014 Faraone è indagato dalla Procura di Palermo per peculato nello scandalo "spese pazze" dell'Assemblea Regionale Siciliana. Caso archiviato.
Alessandro Pertini, detto Sandro (San Giovanni di Stella, 25 settembre 1896Roma, 24 febbraio 1990) : politico, giornalista e partigiano. Fu il settimo Presidente della Repubblica Italiana. Durante la prima guerra mondiale, combatté sul fronte dell'Isonzo e per diversi meriti sul campo gli fu conferita una medaglia d'argento al valor militare. Perseguitato per il suo impegno politico contro la dittatura di Mussolini, nel 1925 fu condannato a otto mesi di carcere, e quindi costretto a un periodo di esilio in Francia per evitare una seconda condanna. Continuò la sua attività antifascista anche all'estero e per questo, dopo essere rientrato sotto falso nome in Italia nel 1929, fu arrestato e condannato dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato prima alla reclusione e successivamente al confino. Nel 1943 fu liberato e partecipò alla battaglia di Porta San Paolo. Membro della giunta militare del Comitato di Liberazione Nazionale fu attivo soprattutto a Roma, in Toscana, Val d'Aosta e Lombardia, distinguendosi in diverse azioni che gli valsero una medaglia d'oro al valor militare. Nell'aprile 1945 partecipò agli eventi che portarono alla liberazione dal nazifascismo, organizzando l'insurrezione di Milano, e votando il decreto che condannò a morte Mussolini e altri gerarchi fascisti. Eletto deputato all'Assemblea Costituente, senatore nella prima legislatura e deputato in quelle successive.
 

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