Giornalista Antifascista.

venerdì 5 febbraio 2016

Vongole 2, la vendetta


Vabbé. Grazie a Cristina (che ben conosce il soggetto e diffonde - a suo rischio - il verbo) ed a Sergio (attento osservatore di robe brussellesi come solo un vero "giornalista di razza" sa fare) torno ad occuparmi di vongole ...

Gli europarlamentari del PD Renata Briano, Elena Gentile e Damiano Zoffoli, reduce - quest'ultimo - dal Family Day, dichiarano "Basta con due pesi e due misure in Europa."
Confesso che, ad una superficiale lettura del titolo, pensavo si riferissero alle note polemiche sulla posizione governativa italica Bruxelles, i pugni sul tavolo, la leadership e tutte quelle baruffe chiozzotte che caratterizzano i giorni recenti.

Un'attenta lettura del comunicato però mi apre nuovi scenari. Pare, (dicunt, narrant, tradunt) che "Il" (come se tutti sapessimo) "recente studio commissionato dal Parlamento Europeo" (a chi?) continui (volontà di reiterazione del reato si direbbe) "ad indicare la taglia minima di pescabilità" - delle vongole, N.d.A. - "a 25mm". Delitto di lesa maestà, si direbbe, perché la suddetta taglia penalizzerebbe "drammaticamente i nostri mari e la nostra produzione.

Non sapevo che i mari potessero essere penalizzati, ma andiamo avanti ... Il busillis sta nella frase successiva: "dove" - nei mari immagino, perché non credo si coltivi nelle produzioni - "è impossibile coltivare vongole oltre i 22mm."

Ora, mi dispiace essere pignolo, puntiglioso e francamente un po' rompiballe, ma come ho già avuto occasione di segnalare (scorretevi i vecchi post del blog se avete voglia ...) 'ste benedette vongoline mignon, ovvero di taglia inferiore ai 2 centimetri e mezzo, si devono ributtare in mare sin dal 1968. Saragat regnante (quanto mi piace questa immagine!) venne emanato un Decreto del Presidente della Repubblica (che all'epoca, evidentemente, poteva occuparsi anche di vongole e tartufi di mare e non era disturbato da riforme costituzionali) che imponeva appunto (all'articolo 89) di rendere a Poseidone ogni mitile ignoto di piccole dimensioni.

Gli Onorevoli Briano, Gentile e Zoffoli citano poi un recente "piano del nostro Ministero, al vaglio della Commissione europea" che proporrebbe una "soluzione accettabile per tutti, introducendo un criterio di tolleranza al 5% e tre anni di sperimentazione." 

"Noi" - continuano Renata, Elena e Damiano - "continueremo a batterci per questa soluzione e per difendere la produzione italiana di vongole, contro una palese e ottusa ingiustizia nei confronti dei nostri produttori.

Pur apprezzando lo spirito combattivo - immagino i tre impavidi eurodeputati in trincea, armati di calibro e righello a misurar vongole in mimetica, militi coi mitili insomma - mi permetto, sempre sommessamente ed educatamente, di chiedermi: ma se la legge italiana prevede, sin dal 1968, l'obbligo di rigettare in mare le vongole di dimensioni inferiori ai 25mm, cosa diavolo hanno pescato sinora i nostri poveri vongolari? 

Oniriche immagini di spedizioni notturne nelle acque croate o albanesi passano davanti ai miei occhi. Vedo vongolari contrabbandare casse di Venus gallina e Venerupis sp. come se non ci fosse un domani, vedo motovedette della Guardia Costiera rinunciare a salvare le baby volgole per poter salvare i baby profughi, vedo cose che voi umani ...

Insomma, vedo essenzialmente una battaglia interessante, che non capisco come si concilii con il problema dello sfruttamento intensivo dei mari e con i principi generali del diritto - ma è certo un mio colpevole limite - e che porterà lontano.

Nella trepidante attesa di un'inchiesta approfondita sul post '68... continuo a cullarmi nell'idea che sian putelezi ...

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